Non fare sport fa male al corpo e al cervello: il rapporto dell’OMS


9 Marzo 2023

L’inattività fisica nei prossimi 30 anni costerà solo all’Italia 1,3 miliardi in spese sanitarie, senza contare l’ammontare di costi in termini di vite umane. Ad annunciarlo l’OMS, con il rapporto Step Up! Affrontare il peso dell’inattività fisica in Europa, pubblicato a febbraio 2023 in collaborazione con l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sullo stato di sedentarietà registrato negli Stati membri dell’UE.

L’aumento dell’attività fisica ai livelli minimi raccomandati, secondo questo studio, entro il 2050 potrebbe prevenire migliaia di morti premature in tutta Europa e far risparmiare miliardi di euro di sanità.

L’Eurobarometro ha registrato che in tutta l’Unione Europea la percentuale di persone che conducono una vita sedentaria e priva di qualsiasi genere di attività fisica si aggira tristemente attorno al 45%. Un dato disastroso e preoccupante, dal momento che lascia presagire grandi peggioramenti nella salute delle persone che graveranno, inevitabilmente, sull’economia.

Le conseguenze di una vita sedentaria

Il rapporto stilato dall’OMS si apre sottolineando come essere fisicamente attivi sia l’aspetto più importante per le persone al fine di migliorare e mantenere la salute fisica e mentale. Previene patologie cronico-degenerative, aumenta le funzioni cognitive e il dinamismo cerebrale, migliora la qualità del sonno e riduce notevolmente i sintomi di ansia e depressione.

Considerando l’impatto fortemente negativo che le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19 hanno avuto sullo svolgimento dell’attività fisica, ma anche sulla salvaguardia della salute mentale, incentivare la pratica sportiva e motoria è ora fondamentale.

Grazie ai progressi della medicina e della scienza, al giorno d’oggi l’aspettativa di vita in Europa si è alzata fino a 81 anni. Tuttavia, la vita media trascorsa in salute è rimasta a 60 anni: nei restanti si vive ancora in compagnia di patologie croniche/degenerative e disabilità legate all’invecchiamento.

L’aumento dell’attività fisica nella popolazione europea entro i livelli raccomandati dall’OMS eviterebbe entro il 2025 circa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili, inclusi 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 3,5 milioni di casi di depressione, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e 400mila casi di tumori.

Le linee guida dell’OMS

Le previsioni di prevenzione di malattie e morti premature inserite nel rapporto del 2023 fanno riferimento alle raccomandazioni dei livelli di attività fisica redatte nel 2020 dall’OMS. Secondo quanto si legge in questo documento:

  • i bambini e gli adolescenti dovrebbero raggiungere una media di almeno 60 minuti di movimento quotidiano, attività fisica da moderata a vigorosa ed esercizi di potenziamento muscolare almeno 3 volte a settimana;
  • le persone adulte e anziane dovrebbero svolgere almeno 150-300 minuti settimanali di attività fisica aerobica di moderata intensità o 75-150 minuti settimanali di attività fisica aerobica vigorosa, oppure combinazioni equivalenti delle due modalità. Per gli adulti sarebbe poi necessario inserire nella propria routine motoria anche attività di rafforzamento muscolare, almeno due volte a settimana in giorni non consecutivi.

Sulla base dei presupposti redatti nel documento dell’OMS per il contrasto alla sedentarietà e la prevenzione di patologie cronico-degenerative, quindi, ogni soggetto dovrebbe impegnarsi a incrementare il livello di attività fisica svolta, aumentandone gradualmente anche la quantità.

Come aumentare i livelli di attività fisica?

La vita sempre più piena e frenetica, la difficoltà a gestire gli impegni e, talvolta, una buona dose di pigrizia non aiutano le persone a mantenersi in salute impiegando il proprio tempo nell’attività motoria. Lo scopo delle linee guida dell’OMS è quello di incentivare i singoli individui a vedere l’attività fisica sotto un punto di vista diverso, senza considerarla più come un impegno o un dovere, ma come una parte benefica e salutare della nostra quotidianità.

Da sottolineare, infatti, il principio che sottende tutto lo studio effettuato per comporre queste linee guida: ogni movimento conta. Nella definizione fornita dall’OMS di “attività fisica”, infatti, sono compresi anche tutti i movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, fare giardinaggio e i lavori domestici. A questi andrebbe accompagnata una sana attività motoria mirata alle proprie esigenze ma allineata anche con i propri gusti e attitudini: nuoto, ginnastica a terra e in acqua, palestra, pilates sono solo alcune tra le tante opzioni efficaci per mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.

I benefici dell’attività fisica

Pensate che solo praticando sport a livelli minimi raccomandati dall’OMS (150 minuti a settimana), si possono salvare oltre 10mila vite umane all’anno. Senza contare i milioni di casi di malattie non trasmissibili, cardiovascolari, tumori, diabete e disturbi psichici che potrebbero essere evitati dedicando poco tempo alla settimana all’esercizio fisico.

Muoversi di più porta numerosi benefici a tutti, a prescindere dall’età e dalla condizione fisica, tra cui:

  • migliora la qualità del sonno
  • riduce lo stress e i sintomi di patologie psichiche come ansia e depressione
  • migliora le capacità cognitive, la memoria e l’apprendimento
  • previene malattie cardiovascolari, diabete e tumori
  • riduce il rischio di cadute migliorando l’equilibrio e la coordinazione
  • mantiene la massa corporea a un peso salutare.

Occorre sottolineare che il dato e la predisposizione genetica influiscono solo per il 20% sull’insorgenza della malattia futura, comprese le patologie e i disturbi psichici. Il restante 80% deriva da fattori interni ed esterni: per questo motivo il perdurare di uno stile di vita sedentario è una delle cause principali dello sviluppo di malattie future.

Bibliografia

  • Step Up! Affrontare il peso dell’inattività fisica in Europa, 2023, OMS;
  • WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour, 2020, OMS.

CONTESTO DI VALIDITà

Garden Sporting Center è il centro sportivo a Rimini per eccellenza da oltre 30 anni. I contenuti che leggi in questo blog sono il frutto di analisi di letteratura scientifica ed esperienza diretta dei nostri professionisti, con supervisione ed approvazione finale del Dr. Ermanno Pasini: Medico Dietologo e Presidente della Polisportiva Garden Srl SSD.

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