Osteoporosi: prevenzione e trattamento attraverso l’esercizio fisico


16 Maggio 2023

Spesso, con l’avanzare dell’età, per molte persone parole come osteoporosi diventano tristemente familiari.

C’è chi soffre di osteoporosi, chi di sarcopenia (riduzione della massa muscolare) e chi di osteosarcopenia (recente definizione di una concomitanza di entrambe le patologie). La perdita di massa muscolare e ossea è un processo fisiologico, che concorre a determinare un aumento della fragilità ossea e dell’aumento del rischio di fratture, traducendosi, purtroppo, in una grave invalidità financo al decesso.

Secondo gli ultimi dati statistici, in caso di frattura da osteoporosi il tasso di mortalità può arrivare al 20%, a cui si aggiunge una disabilità del 40% nonostante le attuali tecniche ortopediche.

A questo punto, per ridurre con efficacia l’incidenza della malattia, diventa cruciale la prevenzione attraverso un corretto stile di vita: attività motoria abituale sin dall’infanzia, assunzione di quote sufficienti di proteine, calcio e vitamina D.

Nei prossimi paragrafi approfondiamo le statistiche sull’incidenza dell’osteoporosi.

Osteoporosi: i dati

Secondo quanto si legge sul sito del Ministero della Salute, si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa e il 14% uomini over 60. La malattia è dunque estremamente diffusa nella popolazione femminile ed è caratterizzata dal deterioramento progressivo del tessuto osseo, con un conseguente aumento del rischio di fratture anche per traumi lievi.

L’osteoporosi è una malattia insidiosa e silente, con pochi e rari sintomi aspecifici, che fungono da campanello d’allarme per l’insorgere della malattia.

I dati ISTAT risalenti al 2018 rilevano che la donna vive circa un terzo della sua vita in presenza di una o più patologie, compresa l’osteoporosi, e l’uomo oltre un quarto. Questo significa che abbiamo allungato la durata media della vita dell’essere umano, ma non la sua qualità. La vita media trascorsa in salute è rimasta a 60 anni, mentre i restanti sono colpiti da malattie croniche/degenerative, cause di sofferenze e inabilità più o meno gravi.

Gran parte della popolazione mondiale e italiana ha uno stile di vita sedentario. Alla mancanza di movimento e attività motoria continuativa, infatti, consegue un insufficiente stimolo dell’osso da parte dei muscoli, concausa dell’insorgere precoce della malattia.

Come la maggior parte delle patologie cronico/degenerative, anche l’osteoporosi si può prevenire e trattare con successo attraverso un percorso di ricondizionamento motorio, alimentare, culturale e sociale.

Osteoporosi e attività fisica: prevenzione

La prevenzione, a questo punto, diventa cruciale. L’esercizio fisico e la nutrizione ricoprono in questi termini un ruolo essenziale secondo la scienza: il potenziamento di tutti i gruppi muscolari a seguito di sessioni regolari di allenamento, con carichi progressivi, ha la capacità di migliorare la densità ossea, riducendo i rischi e i pericoli delle fratture e dell’invalidità

La perdita di massa ossea e muscolare è un processo ancora oggi inevitabile nella fase matura della vita. La massa ossea si costruisce fino ai 30 anni, per poi iniziare un declino che può portare alla perdita del 50% della stessa.

L’attività motoria associata a un’alimentazione corretta, fin dall’infanzia e adolescenza, sono in grado di “capitalizzare” il tessuto osseo sano e prevenire con grande efficacia l’insorgere della malattia.

Una continua stimolazione muscolare in età avanzata, inoltre, permette di mantenere l’osso in buone condizioni, ridurre la perdita di massa ossea e anche il rischio di fratture spontanee.

Osteoporosi e attività fisica: come allenarsi?

L’attività fisica deve essere adattata al soggetto e somministrata da persone specializzate.

Le terapie attuali hanno una maggiore capacità di cura se associate a questo tipo di allenamento. Diversi studi scientifici dimostrano l’assunto di cui sopra.

Dunque anche alle persone anziane in terapia farmacologica è possibile somministrare un’attività fisica adattata capace di portare a un vero ricondizionamento cardiocircolatorio e muscolo-scheletrico.

Si consiglia di effettuare una prima fase di valutazione funzionale in palestra delle performance, con un referto specialistico della densitometria ossea da cui scaturisce il protocollo motorio suddiviso in tre fasi:

  • ricondizionamento cardiocircolatorio e muscolo-scheletrico,
  • allenamento con piccoli carichi,
  • allenamento con carichi crescenti.

Nello specifico, la prima fase dovrebbe essere svolta in piscina con carichi moderati e a basso rischio di traumi, mentre la seconda e la terza fase in una palestra attrezzata con istruttori specializzati.

Per quanto tempo occorre allenarsi? Il mantenimento tramite l’attività fisica dev’essere svolto per sempre, perché la malattia è cronico-degenerativa e la sospensione del movimento riporta l’osso a deperire con la velocità precedente.

Conclusioni

Eliminare i fattori predisponenti con uno stile di vita sano è attivo è possibile. Non solo la genetica incide sull’insorgere della malattia futura, ma molta responsabilità risiede in uno scorretto e sedentario stile di vita.

Dal 1993 l’osteoporosi è stata classificata dall’OMS come malattia-sociale, con numeri sempre in crescita in Italia e nel resto del mondo e un notevole impatto clinico-ospedaliero ma anche economico e sociale e con elevati costi sanitari.

Una corretta terapia, affiancata all’attività fisica e da protocolli motori mirati, è in grado di ridurre drasticamente l’incidenza della malattia e, di conseguenza, eliminare il rischio di ricoveri o disagi fisici che influirebbero negativamente la qualità della vita delle persone e la loro autonomia.

Per questo motivo le strutture sportive possono (e devono!) partecipare attivamente nell’ambito della cura e della riduzione di queste patologie invalidanti.

Si può (anzi, si deve) iniziare la prevenzione a qualsiasi età!

Bibliografia

  • A Randomized Clinical Trial to Evaluate the Efficacy and Safety of the ACTLIFE Exercise Program for Women with Post-menopausal Osteoporosis: Study Protocol, in «International Journal of Environmental Research and Public Health», 2020;
  • World Health Organization 2020 guidelines on physical activity and sedentary behaviour, 2020.
  • Exercise and Nutrition Impact on Osteoporosis and Sarcopenia—The Incidence of Osteosarcopenia: A Narrative Review, in «Nutriens», 2021.

CONTESTO DI VALIDITà

Garden Sporting Center è il centro sportivo a Rimini per eccellenza da oltre 30 anni. I contenuti che leggi in questo blog sono il frutto di analisi di letteratura scientifica ed esperienza diretta dei nostri professionisti, con supervisione ed approvazione finale del Dr. Ermanno Pasini: Medico Dietologo e Presidente della Polisportiva Garden Srl SSD.

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